Come ho avuto occasione di scrivere in altri articoli, il calendario della città di Milano viene cadenzato dalle “settimane”. La settimana del design che per molto tempo è stata identificata con il Salone del Mobile, rappresenta adesso un momento unico per il grande numero di eventi e di manifestazioni collaterali che rientrano nella definizione del Fuori Salone.
Quindi non più solo evento fieristico dedicato ad uno dei settori trainanti l’economia nazionale, ma un momento di contaminazione e di dialogo tra tutte le componenti del sistema imprenditoriale nazionale, su un unico grande palcoscenico: la città.
La città nel suo complesso si anima e diventa la location per ospitare esempi di eccellenza manifatturiera che dialoga sempre di più con l’innovazione e la tecnologia: ad eccezione di alcune parti del capoluogo lombardo, infatti, molti quartieri si trasformano e si “aprono” per accogliere fiumi di operatori e di appassionati che cercano le novità del design in un contesto di bellezza che per il resto dell’anno sembra celarsi.
Via Tortona, location principale del Fuori Salone da anni, si anima di una popolazione variegata che coniuga l’innovazione con il fascino di uno degli esempi di riqualificazione urbana tra i più riusciti. Il distretto 5Vie art+design, invece, ospita da un po’ di tempo un interessante progetto di rappresentazioni che coniugano progetti trasversali all’insegna dell’arte e del design in cortili ricchi di storia e di tradizione.
Poco lontano da quest’ultima location e inserita nello stesso contesto urbano, si trova uno dei luoghi simbolo di Milano: Piazza Sant’Ambrogio, che ruota intorno all’imponente Basilica che rappresenta non solo un monumento dell’epoca paleocristiana e medioevale, ma anche un punto fondamentale della storia milanese e della Chiesa ambrosiana, tanto da essere tradizionalmente considerata la seconda chiesa per importanza della città di Milano.
La piazza è stata oggetto negli ultimi anni di un significativo e, talvolta, controverso progetto di riqualificazione e di riordino e adesso ospita anche lo showroom di un importante esempio di impresa manifatturiera che, grazie anche al proprio valore, è stata oggetto di un’operazione di acquisizione che ha consentito anche il rafforzamento di un brand storico nel settore dei mobili per ufficio: Faram 1957.
Proprio in occasione della Design Week, Faram presenta un interessante progetto che coniuga perfettamente il tema del design e dell’innovazione: Bubble Meet.
Bubble Meet consiste in un ‘isola acustica che grazie ad un sistema modulare consente la creazione di uno spazio insonorizzato ideale per la gestione di incontri riservati anche in spazi aperti. Il progetto che può essere definito come la creazione di una struttura architettonica unica per il grado di riservatezza e di accoglienza che riesce a garantire, ben si addice al sempre più diffuso concetto di smart working e di spazi fluidi, soprattutto per location caratterizzate da grandi open space dove a volte risulta difficile ritagliarsi uno spazio riservato in cui confrontarsi.
Bubble Meet, in occasione della Design Week, sarà anche la location per Bubble Media postandosi in Viale Pasubio 21 ovvero uno spazio dove sarà possibile effettuare interviste modificando la propria configurazione in funzione della situazione e per l’occasione vestendo i colori della Microsoft House.
Questo è solo uno dei tanti esempi di come un settore tradizionale come quello del mobile abbia saputo in questi anni coniugare innovazione e design, attenzione ai dettagli e alle mutate abitudini di una popolazione sempre più connessa. Il Salone del Mobile per gli operatori, e la Design Week o Fuori Salone per una più diffusa platea, rappresentano un momento alto della vita cittadina al pari, se non superiore della settimana della moda che consente alla città italiana più internazionale di presentarsi in tutta la sua bellezza valorizzando le eccellenze nazionali, a volte molto più conosciute all’estero che in Italia e spesso oggetto degli interessi di player industriali e finanziari.
La settimana si chiuderà sabato 22, ma il mondo del design continua incessantemente a lavorare per produrre eccellenze e stupirci alla prossima stagione.