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by Valentina Piuma. Blogger, Economia, Centro Studi.

Foto di Nino Farinetti

Nel 1942, in pieno splendore del cinema da teatri di posa gli esterni di un piccolo capolavoro come “Fari nella Nebbia” del regista Gianni Franciolini vennero girati nella strada che collega la Liguria e il Piemonte tra le curve che degradano dall’entroterra ligure al basso Piemonte. La quasi totalità degli spettatori che hanno potuto godere dell’intricata storia dei protagonisti tra tensioni e ambizioni di miglioramento sociale non hanno certo riconosciuto la curva che collega Merana a Spigno Monferrato. Un cameo, come si suol dire in ambito cinematografico, che ha avuto solo molti anni dopo un secondo ciak sul ponte romanico di San Rocco per uno sceneggiato Rai degli anni ’80, “Il diavolo di Pontelungo”.

Altri scorci che sono passati praticamente inosservati nei fotogrammi di alcune delle produzioni nazionali come Piazza della Bollente di Acqui Terme nel film “Il gioiellino” che riportava sullo schermo la vicenda del crac Parmalat traslando la provincia da Parma ad Alessandria. Eccezioni a questa regola, la Vigata di Montalbano, la Bari “vecchia” di Lolita Lobosco e la Posillipo de “Un Posto al sole”. Molte sono le location che hanno ospitato le produzioni più interessanti del nostro scenario cinematografico a volte anche solo casualmente per l’innamoramento o il legame del regista di turno per una determinata location quali le terrazze romane di Sorrentino e Özpetek e la Lecce bianca di splendore di “Mine Vaganti”.

Il nostro paese è ricco di scenari che possono ben adattarsi ad ospitare i protagonisti delle pellicole e delle serie di produzione nazionale. La nascita dei film commission regionali è uno strumento interessante di promozione del territorio per valorizzare anche ambiti più sconosciuti del nostro paese in cui la partnership pubblico-privata veste i panni del teatro di posa a cielo aperto.

Il fenomeno diffuso in molte delle nostre regioni ha il ruolo centrale di promuovere delle location che possano essere di interesse per le produzioni nazionali ed internazionali specialmente per quelle destinazioni che sono tradizionalmente fuori dai principali circuiti turistici come le grandi città o le principali location turistiche, anche se in alcune realtà come ad esempio a Milano nel quartiere di Porta Nuova è attiva dal 2013 la società Big Spaces: una società di venue management che sotto il brand Milano City Studios si dedica alla realizzazione di produzioni televisive e cinematografiche.

La promozione del territorio anche attraverso uno strumento diffuso come quello cinematografico, che spazia dai canali più tradizionali alle piattaforme di streaming rappresenta un potente booster per i flussi turistici anche al difuori dei circuiti più tradizionali a cui è necessario affiancare infrastrutture di ricettività e hospitality in grado di promuovere le eccellenze ed evitare un fenomeno di turismo mordi e fuggi.

Molto attiva in questo panorama la Liguria Film Commission che, ad esempio, con la trasposizione cinematografica dei romanzi di Alicia Giménez Bartlett con protagonista Petra Delicado che ha trasformato la Barcellona dei romanzi in una Genova attuale e profusa di quello spirito di superbia e ritrosia che ben si addice alle storie narrate.