real estate

by Valentina Piuma. Blogger, Economia, Centro Studi.

La presentazione del sesto rapporto realizzato da Scenari Immobiliari sulla filiera dei servizi immobiliari in Italia e in Europa assume in questo particolare anno dalla sua prima edizione connotati profondamente differenti e innovativi.

L’impossibilità di incontrarsi come da abitudine presso una delle sedi congressuali prescelte non ha fatto venire meno l’interesse del nutrito numero di iscritti del settore che hanno assistito con interesse alla presentazione on-line dei dati sul comparto dei servizi.

Dal punto di vista del posizionamento di mercato nella catena del real estate, il settore dei servizi sta vivendo una fase di crescita interessante in tutti i paesi europei, soprattutto in Italia, configurandosi sempre di più come una vera e propria industria all’interno del ciclo produttivo.

Fino a poco tempo fa questo settore veniva associato prevalentemente all’attività di intermediazione, ma oggi le diverse attività assumono un peso maggiore seguendo la logica operativa di altri settori, per offrire al cliente finale di qualsiasi natura un prodotto sempre più performante e su misura.

In particolare, nello scenario che si è venuto a creare a seguito della pandemia, l’accelerazione di certi fenomeni già in atto nel mercato immobiliare nazionale hanno come ricaduta un incremento sostanziale delle attività che le società di servizi possono erogare.

L’attività di sanificazione degli ambienti, del miglioramento degli impianti in termini di condizionamento e di riscaldamento, il monitoraggio degli ingressi e di conseguenza la mappatura delle abitudini degli utilizzatori finali è espressione non solo del momento che stiamo vivendo, ma la rappresentazione di un percorso già profondamente in atto nel settore dell’ambiente costruito.

A questo si affianca l’attività di supporto agli investitori e agli istituti finanziari lungo tutto il ciclo di vita degli immobili. Soprattutto questa attività, che fa del dato e della sua conoscenza dello stesso il proprio elemento caratterizzante, può assumere sempre maggior peso all’interno della filiera del real estate soprattutto per quanto attiene il tema della rigenerazione urbana.

I processi di rigenerazione urbana che connotano per diverse realtà un nuovo ciclo immobiliare, nella loro modellazione più performante possono essere assimilate ad un processo industriale, che però non può prescindere da alcuni elementi fondanti: il supporto di investitori qualificati e l’adozione di più evoluti sistemi di gestione del ciclo di vita degli immobili.

Nello specifico gli investitori istituzionali, in fase di valutazione dell’investimento, hanno necessità di esperti indipendenti con un elevato grado di conoscenza del mercato e delle sue peculiarità; e in caso di dismissione o anche per la redazione delle semestrali dei fondi di investimento necessitano di soggetti in grado di valutare il proprio asset.

A questo fa eco la necessità di sostenere il processo di rigenerazione con servizi ad elevato valore aggiunto che trovano nella digitalizzazione la forza propulsiva sia essa applicata per l’implementazione del BIM, per la lettura di analisi dei dati degli impianti e per la modellazione del digital twin in grado di replicare il manufatto fisico “ricco” di numerosi layer di informazioni che permettono un generale efficientamento dell’infrastruttura durante l’intero ciclo di vita.

Nel profondo processo di trasformazione del settore dell’ambiente costruito, l’industria dei servizi va ad assumere un ruolo sempre più centrale, rappresentando non solo un complemento all’infrastruttura immobiliare ma una delle sue caratteristiche e il vero valore aggiunto.

Foto di Gert Altmann