real estate

by Valentina Piuma. Blogger, Economia, Centro Studi.

Fine anno, tempo di bilanci e di programmazione per l’anno a venire e secondo esercizio di attività per il mio blog che mi auguro vi abbia interessato e tenuto compagnia.

Quali sono stati i driver di quest’anno di Real Estate? Se dovessi scegliere delle parole chiave che si sono ripetute negli articoli del 2018, sceglierei: rigenerazione, cultura, Milano, tecnologia, design e strategie aziendali.

Il primo articolo dell’anno forniva uno sguardo su come sarebbe stato il settore delle costruzioni e del real estate nel 2018: un anno che si apriva con prospettive di ripresa dopo il successo del capital market per il 2017 che ha sfiorato la vetta degli 11 miliardi, con Milano la star che ha attratto su di sé l’attenzione e gli investimenti degli operatori nazionali ed internazionali.

In particolare, mi sono concentrata sulla capacità di una città e dei suoi edifici di trasformarsi ed adattarsi ai cambiamenti della domanda del mercato e alla trasformazione della società, e di come questo elemento rappresenti una via intelligente per evitare che gli immobili dismessi diventino scheletri abbandonati inficiandone la qualità della vita. Inoltre, abbiamo raccontato il
ruolo che la “capitale” della Lombardia riveste sia sul mercato nazionale che nello scenario internazionale e come i nuovi desiderata della domanda trovino proprio lì un’offerta in grado di rispondere adeguatamente, anche grazie ad una pubblica amministrazione che vede nella rigenerazione e nella trasformazione urbana i fattori critici di successo per il posizionamento della città nei ranking internazionali.

Spostando poi l’attenzione di qualche chilometro, lo sguardo è atterrato a Monza, città che quest’anno è stata in qualche modo protagonista degli articoli del blog per diverse tematiche: dalla candidatura della Villa reale e del Parco della Villa a sito Unesco, agli effetti dei contratti di concessione per le operazioni in Project Financing, dalla rigenerazione delle aree dismesse alla promozione del marketing territoriale, anche grazie ad un evento straordinario come il Gran premio d’Italia giunto ormai al giro di boa delle ottantatré edizioni.

Ma l’Italia è lunga e non è solo Milano. Ulteriore tappa del Giro d’Italia del blog: Genova e come abbia cercato di valorizzare il proprio patrimonio immobiliare e di promuoversi come location per lo sviluppo di nuove forme di residenzialità. Particolare attenzione è stata dedicata a come anche questa amministrazione pubblica abbia individuato nella valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare uno degli elementi fondanti la rinascita di una città che ha pesantemente pagato il prezzo amaro della crisi. Sfortunatamente, ho anche scritto di come i costi del non fare, a volte implichino, un prezzo troppo alto in termini di vite umane, come accaduto proprio a Genova il 14 agosto 2018.

Abbiamo idealmente percorso a ritroso la strada che dal mare porta alla collina e vi ho portati insieme a me alla scoperta di una delle manifestazioni più interessanti nel campo della  promozione turistica del territorio: la Via del Sale, che con il carico di arte e di cultura vuole valorizzare i tesori nascosti delle colline delle Langhe e del Monferrato. Un esempio di come un territorio, che fino a qualche decennio fa era praticamente sconosciuto alle cronache, abbia
percorso un cammino virtuoso fino ad assurgere alle cronache internazionali diventando a “place to visit” e “a place to invest in”.

Come si diceva poco sopra, l’Italia è lunga e ed è una fucina di eccellenze che meritano di essere raccontate e analizzate. Uno dei settori che maggiormente la rappresenta nello scenario internazionale è il comparto del legno-arredo e del design, splendidamente celebrato nella Design Week sia attraverso l’evento fieristico che dal Fuori Salone, che ha visto ancora una volta come protagonista Milano. Proprio il comparto del legno-arredo e del design sono alla base di un interessante esempio di integrazione di filiera che ha visto la luce in Friuli, grazie al Sistema Casa Friuli Venezia Giulia, che rappresenta un esempio del grado di resilienza del sistema produttivo nazionale e di come le nostre imprese siano in grado di eccellere anche nei mercati internazionali quando decidono di fare squadra.

Eccellenze aziendali in un sistema imprenditoriale profondamente modificato a valle della crisi più lunga che il settore delle costruzioni abbia mai registrato, imprese in grado di innovarsi, di aggregarsi e di aprirsi al mercato dei capitali.

Quelle che all’inizio di questo secolo venivano definite imprese della old economy possono essere esempi di “new” economy, con un occhio alla tradizione del prodotto e l’altro all’innovazione del processo produttivo.

Uno sguardo ad un altro dei driver di riferimento per il nuovo ciclo immobiliare ovvero la digitalizzazione e la condivisione del dato attraverso la blockchain.

La tematica dell’Heritage BIM, protagonista dell’articolo sul restauro delle Peschiere di Giulio Romano a Mantova, in Italia rappresenta un terreno ancora tutto da esplorare e dalle enormi prospettive. Prospettive che se accompagnate da un coinvolgimento attivo della pubblica amministrazione locale potrà consentire un sostanziale recupero del patrimonio storico-culturale, con un monitoraggio efficace sia in termini progettuali che di gestione dei processi e delle relazioni fra professionisti, la committenza pubblico o privata e le istituzioni.

La blockchain, d’altra parte, può rappresentare un utile strumento per gestire e registrare le modifiche apportate ai modelli BIM e più in generale gli avanzamenti durante tutte le fasi di progettazione e costruzione: la possibilità per ogni soggetto coinvolto nel processo di essere aggiornati in modo istantaneo con dati corretti e certificati.

Quello sopra è un breve resoconto di un anno di Real Estate che, se dal punto di vista degli investimenti non ha raggiunto la cifra “stellare” del 2017, ha confermato una sostanziale attrattività del nostro paese.

E come diceva Lucio Dalla nella sua celebre canzone “L’anno che verrà”, il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando.

Buon 2019!