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Il tema della digitalizzazione che incombe in tutti i settori sta rapidamente permeando anche uno dei comparti più legati alla tradizione e che ha vissuto l’innovazione come un fattore  endogeno subendone, talvolta, gli effetti: l’industria delle costruzioni.

E’ stato così per il Building Information Modelling (BIM) la cui obbligatorietà per gli appalti pubblici dal 2019 fa il paio con l’utilizzo sempre più diffuso nel campo degli sviluppi immobiliari.

L’innovazione indotta dai processi orientati al BIM, infatti, grazie alla gestione di una quota sempre maggiori di informazioni relative al ciclo di vita di un’opera implica che i processi di progettazione, costruzione, commercializzazione e gestione ad esempio nel caso delle infrastrutture immobiliari diventino sempre più trasparenti e sicuri garantendo una condivisione di dati per tutti gli attori della filiera in un ambiente condiviso e trasparente.

In questo scenario fa il suo ingresso la blockchain, passata agli onori della cronaca con il tema controverso delle criptovalute.

Ma che cosa è realmente la blockchain? E’ una tecnologia costituita da una piattaforma per la gestione di transazioni e scambi di informazioni tramite un registro decentralizzato che archivia asset e transazioni su una rete “peer to peer” sottoforma di blocchi: i blocchi sono gestiti tramite crittografia dai (nodi) partecipanti alla rete che verificano, approvano e successivamente archiviano tutti i blocchi con ogni transazione su ciascun nodo.

La tecnologia blockchain può essere il nuovo paradigma per la gestione delle informazioni.

Come già descritto, tecnicamente, la blockchain è una catena di blocchi di informazioni immodificabili e che grazie all’algoritmo con cui sono state generate sono esenti da conflitti. Questi due aspetti rappresentano un’innovazione rispetto ai dati disponibili nei tradizionali sistemi di archiviazione.

Tutti i dati e le modifiche ad essi apportati sono protetti da una firma digitale crittografata mentre la decentralizzazione nella gestione dell’informazione porta il sistema a non aver bisogno di un’autorità “terza” per certificare la correttezza della transazione. E sono proprie queste caratteristiche che ben si adattano alla natura collaborativa di scambio di informazioni tipica di un processo orientato al BIM.

Ma quali potrebbero essere alcuni utilizzi della blockchain nell’industria delle costruzioni?

La blockchain può rappresentare un utile strumento per gestire e registrare le modifiche apportate ai modelli BIM e più in generale gli avanzamenti durante tutte le fasi di progettazione e costruzione: la possibilità per ogni soggetto coinvolto nel processo di essere
aggiornati in modo istantaneo con dati corretti e certificati.

Inoltre, il protocollo digitale costruito all’interno della blockchain dà vita ad un registro di smart contract dove sono contenute le informazioni relative all’accordo contrattuale e le condizioni che rendono il contratto eseguibile, il che consentirà il corretto pagamento dei SAL, la gestione dei contratti di compravendita e i processi di gestione della struttura.

Il tutto senza che ci si possa appellare a irregolarità negli aspetti formali o che il bene oggetto della transazione sia stato irregolarmente negoziato sul mercato.

L’innovazione porta alla creazione di un ambiente condiviso dove tutti i soggetti della filiera beneficiano della trasparenza e della sicurezza del dato oggetto di analisi. Questo elemento riporta l’attenzione sul tema dell’importanza che i dati relativi ad un bene o ad un’attività hanno per una gestione efficace dei processi di produzione e come la condivisione degli stessi consenta a tutti gli attori di avere le stesse informazioni in trasparenza e sicurezza, abbassando sensibilmente le possibilità di contestazioni ed intoppi nel ciclo di vita del bene oggetto del contratto.