real estate

by Valentina Piuma. Blogger, Economia, Centro Studi.

Sono stati presentati, settimana scorsa, i dati sul mercato immobiliare a Monza e in Brianza a cura dell’Osservatorio del Territorio e degli Immobili della Camera di Commercio di Monza e Brianza, con la collaborazione di FIMAA Milano Monza e  Brianza, Agenzia delle Entrate  e alcuni dei principali portali immobiliari.

Attori di questa ricerca, che viene presentata ogni sei mesi e che fornisce una precisa fotografia su andamento delle compravendite, delle locazioni e dei prezzi sono la Camera di Commercio di Monza, la già citata FIMAA Milano Monza e Brianza e TeMA – Territori, Mercato, Ambienti S.c.p.a. (azienda speciale della Camera di Commercio di Milano con vocazione sulle tematiche del territorio e del patrimonio costruito).

Le risultanze dell’osservatorio, presentate nel corso dell’Incontro, pongono dei temi di  discussione centrali per quanto attiene il comparto residenziale che si conferma centrale:

  • Il numero delle compravendite a Monza nei primi sei mesi del 2017 registrano un tasso di assorbimento dello stock in vendita del 51%, mentre il dato relativo alla Brianza registra un 34%;
  • Dal punto di vista delle quotazioni immobiliari i prezzi hanno tenuto sia a Monza che in Brianza e sono rimasti sostanzialmente stabili.

Per quanto attiene il capoluogo, i quartieri del Centro storico e del Parco, tradizionalmente più quotati hanno tenuto nel prezzo anche in funzione della qualità degli immobili messi in vendita. Un po’ più ridimensionati i prezzi e le compravendite degli immobili siti nei quartieri periferici sia per la tipologia degli immobili che per il contesto sociale che penalizza in modo pensante soprattutto alcuni di essi.

Diversa la situazione della provincia: tradizionalmente eterogenea, anche nelle aree più quotate come il Vimercatese registrano tassi di compravendite sensibilmente più contenute. Il
“sensibile” rallentamento delle compravendite in Brianza è funzione anche della necessità per molti acquirenti di spostarsi quotidianamente su Milano, il che impone un “costo” in termini di tempo talvolta oneroso.

Minimo comune denominatore per tutto il mercato è il fattore “qualità” degli immobili tanto che alcuni di essi, con costi di gestione esageratamente onerosi, rimangono sul mercato e non
attraggono l’attenzione dei potenziali compratori.

Sembra essere venuta meno la propensione all ‘acquisto di un’abitazione in un’area non “metropolitana” mentre sembrano contare aspetti più legati al contenimento dei costi di gestione e la raggiungibilità in tempi ragionevoli delle principali infrastrutture per raggiungere agevolmente in primis Milano, tradizionale meta lavorativa e di studio di buona parte dei brianzoli.

Come ha giustamente sottolineato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Monza Martina Sassoli tra le priorità della nuova amministrazione c’’è proprio la creazione di un tavolo scientifico aperto a tutti gli operatori per favorire la ripresa del marcato immobiliare per avviare un confronto fra tutte le associazioni di categoria e farò in modo che vi partecipino anche gli ambientalisti.

L’obiettivo del tavolo è semplice: individuare le criticità della città e rimuoverle per fare in modo che Monza ritrovi la sua vocazione produttiva e con essa anche una ripresa del mercato
immobiliare: sono 49, per un totale di quasi mezzo milione di metri quadrati, gli edifici e le aree di patrimonio storico e architettonico in totale sfacelo. In altre parole è una vera e propria filiera quella che l’assessore ha intenzione di attivare attraverso inventivi fiscali: nuovi posti di lavoro implicano nuove case.

Ma attenzione, la “fusione” per incorporazione della Camera di Commercio di Monza, e anche di quella di  Lodi, in quella di Milano che è stata ufficializzata lo scorso lunedì 18 settembre non deve assolutamente mettere a repentaglio la realizzazione dell’osservatorio locale sull’andamento del mercato immobiliare, in quanto è un’importante fonte di dati per un settore che risponde in modo repentino alla reale situazione economica e ne amplifica le fase di miglioramento.