“Esperienza” – o “experience”, per chi ama il lessico internazionale del marketing – è il nuovo mantra di un settore immobiliare e alberghiero sempre più votato alla personalizzazione e all’eccezionalità. In un’estate che alterna sole e temporali, tra le pagine tranquille di un quotidiano sfogliato con calma, un articolo mi ha colpito come un lampo a ciel sereno. Raccontava di una suite sul Lago di Como. Ma non una suite qualsiasi.
Si tratta della Darsena Listening Suite, un progetto visionario nato dalla mente del proprietario del Sereno Hotel, che ha trasformato una location già esclusiva in qualcosa di assolutamente unico: uno spazio da 9.500 euro a notte pensato non solo per soggiornare, ma per ascoltare. Letteralmente. È la prima suite al mondo dedicata all’arte dell’ascolto, una celebrazione dell’audio analogico ad alta fedeltà che si fonde con il design materico dell’hotel, la sua cucina stellata e la bellezza mozzafiato del lago.
Ma non è il primato mondiale a rendere interessante questa proposta. È la filosofia che la sottende. In questo nuovo paradigma dell’hospitality, la location non è più la protagonista assoluta: è l’esperienza a guidare la scelta dell’ospite.
La Rivoluzione del Valore nel Real Estate Alberghiero
Per decenni, il mantra del settore è stato “location, location, location”. Oggi questa certezza granitica si sta sgretolando. Le classi luxury e upper upscale hanno attratto il 60% degli investimenti degli ultimi 18 mesi, e molti di questi fondi stanno fluendo verso progetti in località semi-sconosciute, borghi dimenticati, periferie di città secondarie. Com’è possibile?
La risposta sta in una rivoluzione silenziosa: il valore di un immobile alberghiero non dipende più solo da dove si trova, ma da cosa permette di vivere. Il Castello di Reschio, incastonato in un micro-comune umbro di appena 500 abitanti, ne è l’esempio perfetto. Sulla carta, una follia imprenditoriale. Nella realtà, uno dei 50 migliori hotel al mondo. Gli ospiti non vanno al Castello per visitare l’Umbria; vanno in Umbria per vivere il Castello.
Nel 2024 il turismo di fascia alta ha generato 9 miliardi di euro, ma questi numeri raccontano solo la superficie. Il valore generato per metro quadro nelle strutture experience-driven supera di gran lunga quello delle strutture tradizionali, anche in location prestigiose.
La Darsena Listening Suite ne è l’esempio perfetto. Non è la vista sul lago a giustificare i 9.500 euro a notte – di belle viste sul Como ce ne sono tante. È la promessa di un’esperienza che non puoi vivere da nessun’altra parte: l’ascolto perfetto, in un ambiente perfetto. È l’irripetibile che crea valore.
Per secoli, il turismo è stato ostaggio della geografia. Oggi, con investimenti alberghieri che hanno raggiunto i 2,1 miliardi di euro nel 2024, vediamo una nuova geografia del desiderio che si sovrappone a quella fisica.
Il Bulgari Hotel Roma, certamente in posizione invidiabile, è stato proclamato il miglior hotel del mondo non per la vista sul Mausoleo di Augusto, ma per aver reinventato il lusso romano. Con 4.500 piante che lo trasformano in urban resort, una spa che reinterpreta le terme romane, l’hotel non si limita a ospitare: crea un universo parallelo.
Questa deterritorializzazione del lusso sta creando opportunità inedite. Località dimenticate possono diventare destinazioni ambite, purché qualcuno abbia la visione per creare esperienze straordinarie.
Il Prezzo della Trasformazione e il Futuro del Settore
Ma questa rivoluzione ha un prezzo. Il problema dell’economia dell’esperienza è che resiste alla standardizzazione. Un Hilton può replicare il suo modello ovunque; un Castello di Reschio è irripetibile. Le transazioni cross-border sono aumentate del 7%, segno che gli investitori internazionali hanno capito il potenziale, ma anche che servono visione e creatività, non solo capitali.
“Oggi chi sceglie l’hotel cerca un’emozione, un’esperienza, non più semplicemente un luogo dove soggiornare”, dice il presidente di Federalberghi. Ma è riduttivo. Non cerchiamo solo emozioni: cerchiamo trasformazioni.
L’hotel non è più un luogo dove si dorme: è uno spazio narrativo dove ogni dettaglio costruisce una storia immersiva. Le previsioni per il 2025 indicano il raggiungimento dei 3,7 miliardi di euro, ma la vera rivoluzione non si misura in euro ma in paradigmi che cambiano.
In questo nuovo mondo, l’Italia ha un vantaggio unico. Con il 70% dei brand alberghieri ancora in mano italiana, il paese non è solo testimone ma protagonista. La capacità italiana di fondere paesaggio, cultura e design in narrazioni uniche è un asset inimitabile.
La Darsena Listening Suite ha senso sul Lago di Como perché dialoga con la tradizione italiana del bello, del ben fatto. È globale nel linguaggio ma profondamente locale nell’anima. Ed è questa la lezione: nell’epoca dell’esperienza, l’autenticità è il lusso supremo. E l’Italia, con le sue infinite storie, ha materia prima in abbondanza. Basta saperla trasformare in ricordi. Che oggi valgono più di qualsiasi vista panoramica.