La cifra distintiva del 2025 per quanto attiene il settore del real estate italiano, secondo gli esperti, è che sarà un anno strategico: una significativa crescita degli investimenti e un’evoluzione strategica che sta ridefinendo i parametri tradizionali del settore. La finanza immobiliare italiana non solo dimostra resilienza, ma si afferma come leader europeo, guidando una trasformazione che va oltre i settori consolidati e abbraccia nuove opportunità di investimento.
Partiamo dai dati di mercato. Il primo trimestre 2025 fa registrare una ripresa decisa del settore immobiliare istituzionale italiano: gli investimenti hanno raggiunto 2,58 miliardi di euro, registrando una crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo risultato rappresenta non solo una conferma della fiducia degli investitori, ma anche un segnale di maturità e stabilità del sistema finanziario immobiliare nazionale.
La dinamica di crescita assume particolare significato se contestualizzata nel panorama europeo. Gli investitori esteri hanno coperto il 60% del totale degli investimenti nel primo trimestre, con particolare attivismo degli operatori statunitensi, evidenziando l’attrattività internazionale del mercato immobiliare italiano e la sua capacità di attrarre capitali globali.
Secondo quanto emerge dal 46° Rapporto di Scenari Immobiliari – presentato a Milano alcuni giorni fa -, il comparto dei fondi immobiliari italiani rappresenta uno degli elementi più dinamici e promettenti del settore. L’Italia guida la classifica europea con un patrimonio di 121 miliardi di euro, un primato che riflette non solo le dimensioni del mercato, ma anche la sua sofisticazione e capacità di innovazione. Per il 2025 si prevede un incremento del 5,3% del NAV e del 5% del patrimonio, proiezioni che confermano la solidità strutturale del settore.
La crescita dei fondi immobiliari italiani non è solo quantitativa, ma anche qualitativa. Il patrimonio è gestito da circa sessanta SGR, con le prime venticinque società che controllano circa 650 fondi, rappresentando il 97% del mercato. Questa concentrazione, lungi dall’essere un limite, rappresenta un fattore di efficienza e professionalizzazione che garantisce standard elevati di gestione e performance.
Una delle trasformazioni più significative del mercato immobiliare italiano riguarda la diversificazione delle asset class di investimento. Tradizionalmente focalizzato sul settore degli uffici, il mercato sta ampliando i propri orizzonti verso comparti innovativi e ad alto potenziale.
La logistica guida la classifica degli investimenti con circa 635 milioni di euro investiti, in crescita del 76% rispetto al primo trimestre 2024. Questo settore, sostenuto dalla crescita dell’e-commerce e dalle esigenze di ottimizzazione della supply chain, rappresenta una delle frontiere più promettenti per gli investitori immobiliari.
Il comparto living, in tutte le sue declinazioni, sta emergendo come una delle opportunità più interessanti. Il settore residenziale, il co-living, gli studentati e le residenze per anziani rappresentano asset class che rispondono a esigenze sociali concrete e offrono rendimenti stabili e prevedibili. L’asset allocation del patrimonio gestito italiano ha visto variare il peso dei vari comparti, con il residenziale e il ricettivo che sono risultati particolarmente performanti.
Il mercato tradizionalmente incentrato su Milano e Roma sembra registrare un interesse crescente verso location definite secondarie. Questa tendenza riflette una maturazione del mercato e una ricerca di opportunità di valore in aree precedentemente trascurate dagli investitori istituzionali.
Le città medie, i centri urbani in via di sviluppo e le aree metropolitane periferiche stanno attirando l’attenzione degli investitori per diversi motivi: minori costi di acquisizione, potenziale di crescita demografica ed economica, sviluppo di infrastrutture e servizi, e yields più attrattivi rispetto ai mercati primari. Questa diversificazione geografica non solo riduce i rischi di concentrazione, ma apre nuove opportunità di creazione di valore attraverso progetti di riqualificazione e sviluppo urbano.
Il 2025 si profila positivo con aspettative di incremento delle masse gestite e maggiore diversificazione dei portafogli. Tuttavia, il mercato deve affrontare diverse sfide per consolidare questa crescita.
La sostenibilità ambientale rappresenta una priorità crescente. Gli investitori richiedono sempre più frequentemente immobili con certificazioni energetiche elevate e progetti che rispettino i criteri ESG (Environmental, Social, Governance). Questa tendenza non è solo etica, ma anche economica, poiché gli immobili sostenibili garantiscono maggiore stabilità del valore nel tempo e minori costi operativi: ciò porta alla necessità per diversi portafogli di procedere alla riqualificazione degli asset per renderli appettibili.
L’innovazione tecnologica costituisce un altro elemento determinante. L’integrazione di smart building technologies, sistemi di gestione digitalizzati e soluzioni IoT (Internet of Things) non solo migliora l’efficienza operativa degli immobili, ma li rende più attrattivi per inquilini e investitori.
Altro aspetto da non sottovalutare è il segmento della rigenerazione urbana che rappresenta una composita asset class di investimento, coniugando in sé aspetti immobiliari, tecnologici e manifatturieri senza tralasciare le ricadute sociali che questi progetti portano con sé.
La finanza immobiliare italiana si trova in una posizione di forza nel panorama europeo, caratterizzata da crescita sostenuta, diversificazione strategica e innovazione continua. I dati del primo trimestre 2025 confermano la vitalità del settore e la sua capacità di attrarre investimenti internazionali.
La diversificazione verso nuove asset class come il living e l’espansione verso location secondarie rappresentano strategie vincenti che ampliano le opportunità di investimento e riducono i rischi di portafoglio. I fondi immobiliari italiani, con le loro performance solide e la gestione professionale, costituiscono il motore di questa crescita e il garante della sua sostenibilità.
Il futuro del mercato immobiliare italiano dipenderà, anche, dalla capacità di mantenere questo momentum di crescita, continuando a innovare e ad adattarsi alle esigenze emergenti del mercato. La finanza immobiliare non è solo un settore economico, ma un elemento fondamentale per lo sviluppo urbano, la qualità della vita e la competitività del sistema-paese. In questo contesto, l’Italia ha tutti gli strumenti per consolidare la propria leadership europea e attrarre sempre maggiori investimenti internazionali.