Ogni settore ha il suo evento dell’anno. Se il settore dell’arredo attende con ansia il momento della Settimana del Mobile, se il settore industriale vive in trepidazione le assemblee di Confindustria e il meeting dei Giovani a Santa Margherita, il settore del real estate attende con ansia la seconda settimana di marzo per l’appuntamento di Cannes con il MIPIM.
Sulla Croisette, la cornice che abitualmente ospita attori, registri e opinion leader del mondo dello spettacolo, si trasforma nella vetrina per il settore dell’immobiliare.
Al di là delle facili ironie sul fatto che trascorrere alcuni giorni sulla Riviera fuori stagione abbia sempre il suo fascino, è innegabile anche da chi vi ha partecipato poche volte che il MIPIM rappresenti una vetrina eccezionale per il mondo del real estate.
Sicuramente, la location scelta dagli organizzatori della più importante manifestazione fieristica per l’industria del real estate non commerciale ha la sua importanza e il suo grado di attrattività. L’impressione quando sia arriva al Palais du Festival è che il settore sia in fermento e che ci sia voglia di conoscere e di farsi conoscere.
Il nostro mercato, che fino a pochi mesi fa ha vissuto quasi in apnea con andamenti asfittici, ha la grande opportunità di presentarsi ad una platea qualificata di operatori potenzialmente interessati ad investire in un paese che nonostante molte lacune soprattutto dal punto di vista della burocrazia e della giustizia civile rimane un museo a cielo aperto.
Retaggio di epoche che ci hanno visti protagonisti della storia, dell’arte e della cultura, il nostro territorio è permeato in quasi ogni metro quadrato di cultura e fascino del saper fare.
Un potenziale che troppe volte per negligenza e per lassismo, abbiamo lasciato andare come un giardino invaso dalle erbacce.
Inoltre, a differenza degli altri paesi europei, solo recentemente abbiamo imparato a presentarci come sistema: un unicum con l’unico obiettivo di riportare nuova linfa vitale al settore che più di tutti ha pagato un prezzo troppo elevato alla crisi del post 2008.
Molte saranno le società e le istituzioni pubbliche e private nostrane che parteciperanno alla manifestazione.
Molto ci si attende dall’Agenzia del Demanio che presenterà ai grandi investitori istituzionali presenti in quel di Cannes, alcuni gioielli pubblici che hanno bisogno di qualche operazione di make up ma che possono essere di interesse per un pubblico di investitori qualificati: interesse, che è già stato registrato settimana scorsa in occasione dell’International hotel investment forum di Berlino.
Se l’appeal è garantito, si dovrà di concerto lavorare sui tempi di burocrazia e giustizia civile i veri “nemici” dei nostri gioielli.
Un impegno, che le istituzioni pubbliche e private coinvolte in questa preziosa opera di marketing territoriale, è certo si assumeranno: liberare il patrimonio da alcuni obsoleti vincoli di destinazione ed utilizzo, ad esempio, e dare agli investitori una certezza nei tempi dei processi burocratici necessari.
Allora un augurio di buon lavoro a tutti gli operatori nazionali ed internazionali che da domani inizieranno una intensiva tre giorni sulla – si spera – “soleggiata” riviera francese.