Nelle scorse settimane, un rapporto confidenziale del Direttore del Musée du Louvre al Ministro della cultura Francese, Rachida Dati, ha rivelato le precarie condizioni strutturali del museo, evidenziando la necessità di interventi urgenti per garantire la sicurezza delle opere e dei visitatori.
Un grido di allarme che ha dato il via ad un’importante operazione di riqualificazione di una delle più importanti infrastrutture museali al mondo e uno dei driver di attrattività della Ville Lumière. La notizia ha fatto il giro dei siti specializzati e generalisti e al di là della sensazionalità dell’evento, ha messo in evidenza l’importanza cruciale di infrastrutture museali efficienti e sostenibili, non solo per la conservazione del patrimonio culturale, ma anche per l’adesione ai principi ambientali, sociali e di governance (ESG).
Ma partiamo dalla definizione stessa delle infrastrutture museali. Non sono semplici contenitori di opere d’arte: rappresentano il fulcro dell’esperienza culturale e educativa. Le strutture, per garantire condizioni ambientali per la conservazione ottimale delle opere, devono essere ben progettate e mantenute, senza trascurare gli aspetti più legati al tema dei rapporti con le comunità locali e l’inclusione sociale. Inoltre, musei moderni come ad esempio l’Arkansas Museum of Fine Arts e l’Art Gallery of New South Wales hanno adottato design innovativi che rendono l’arte e la cultura più accessibili e inclusive.
L’adozione dei principi ESG nelle infrastrutture museali implica un impegno verso la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale e una governance trasparente. Per i musei, questo si traduce in pratiche come l’uso di materiali sostenibili, l’inclusione sociale attraverso programmi educativi e una gestione etica e trasparente.
In questo scenario, l’efficientamento energetico è una componente chiave nella gestione delle infrastrutture museali. Edifici storici e complessi museali spesso presentano sfide significative in termini di consumo energetico, a causa di strutture obsolete e impianti datati. Interventi mirati possono ridurre i consumi energetici, migliorare il comfort per i visitatori e garantire condizioni ambientali stabili per la conservazione delle opere.
Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità e l’efficienza energetica nelle infrastrutture museali è cresciuta esponenzialmente. Questo interesse non solo mira a preservare il patrimonio culturale, ma anche a garantire che i musei aderiscano ai principi ambientali, sociali e di governance (ESG). Un esempio emblematico di questa evoluzione è rappresentato dal progetto “Grande Brera” a Milano, che unisce la valorizzazione del patrimonio storico-artistico all’implementazione di soluzioni sostenibili.
Questo ambizioso progetto mira a creare un sistema culturale unico che connette tre straordinarie istituzioni milanesi: la Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e la Biblioteca Nazionale Braidense. La “Grande Brera” celebra l’incontro tra arte storica, moderna e contemporanea, con esposizioni permanenti, mostre temporanee e un ricco calendario di eventi dedicati a esplorare il dialogo tra passato e futuro.
Il progetto sottolinea l’importanza di preservare l’identità artistica e storica del quartiere di Brera, che fu centro dell’avanguardia negli anni ’60, e punta a renderlo il fulcro culturale di Milano e dell’Italia. Con la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Accademia di Belle Arti e altre istituzioni prestigiose, Brera si prepara a consolidare la propria posizione come centro culturale europeo di rilevanza mondiale. Nuovi progetti scientifici e collaborazioni, come il laboratorio diagnostico della Pinacoteca, rafforzano inoltre l’impegno per l’innovazione e la ricerca nel campo dei beni culturali.
Un elemento chiave del progetto è il restauro e l’adeguamento di Palazzo Citterio, che ospiterà non solo mostre permanenti ma anche eventi temporanei, contribuendo a rendere Brera un polo culturale d’eccellenza internazionale. La struttura sarà collegata all’Orto Botanico, creando un grande spazio verde che attraversa il quartiere di Brera e si connette al Quadrilatero della Moda, per offrire un itinerario unico tra arte, storia, moda e design.
Investire in infrastrutture museali sostenibili e conformi ai paradigmi ESG non è solo una necessità per la conservazione del patrimonio culturale, ma rappresenta anche un’opportunità per i musei di rafforzare il loro ruolo sociale e ambientale. Attraverso l’adozione di pratiche sostenibili e una gestione responsabile, i musei possono diventare modelli di eccellenza, contribuendo attivamente a un futuro più sostenibile e inclusivo.