real estate

Metà marzo, riviera nel sud della Francia, consueto appuntamento con il mondo del real estate che si ritrova per confrontarsi sui temi che maggiormente impattano sul settore in ogni paese.

Scorrendo il programma delle conferenze che hanno composto il palinsesto degli eventi collaterali dell’evento, emerge con forza che il fil rouge del settore anche a livello internazionale è quello della rigenerazione urbana e della trasformazione delle città.

Fenomeno questo, che vede il nostro paese aver percorso una strada che rapidamente ha consentito di registrare importanti opere che hanno dato vita a nuove centralità, in molte delle realtà urbane attraverso la rifunzionalizzazione di aree.

Proprio in questa tipologia di interventi si inserisce lo sviluppo di MIND, di Merlata Bloom e di UpTown: due settimane fa, infatti, nell’affollata sala della Fondazione Feltrinelli è stata “raccontata” ad istituzioni, operatori e opinione pubblica lo sviluppo dell’area che comprende anche il sito che ha ospitato 8 anni fa l’esposizione universale consacrando Milano come uno dei centri di attrazione per i capitali internazionali.

In questo contesto di mercato, lo sviluppo che insiste nel quadrante nord ovest della città può rappresentare una delle best practice nazionali. Come in altre operazioni di rigenerazione e riqualificazione urbana che costellano il territorio del capoluogo lombardo e non solo, infatti, non si tratta esclusivamente della sommatoria armonica di diversi sviluppi immobiliari (MIND, Merlata Bloom e Up Town) realizzati da soggetti diversi, bensì della narrazione sinergica di un progetto di sviluppo urbano interpretato secondo un nuovo paradigma.

Un mix funzionale che ha contribuito alla nascita di una nuova centralità urbana contraddistinta da una vocazione ai temi della salute, della ricerca scientifica e dell’innovazione con l’apertura ad agosto 2022 dell’Ospedale Galeazzi, di un consistente numero di aziende e start up e di un grande lifestyle center e un’àncora commerciale con lo spazio pubblico a servire da trait d’union tra le diverse anime degli sviluppi.

Un modello di rigenerazione urbana con una spinta attenzione alla sostenibilità che ha consentito allo sviluppo Up Town di ottenere la certificazione GBC Quartieri Gold non solo per la componente ambientale, ma anche per la dimensione sociale.

Infatti, per quanto attiene alla destinazione residenziale, il progetto offre alle persone che gravitano intorno allo sviluppo un’offerta immobiliare che consente un accesso sostenibile alla residenza anche ai giovani professionisti che approdano a Milano. Elemento, questo, decisamente rilevante nel contesto di un mercato immobiliare del capoluogo lombardo con prezzi di vendita e canoni di locazione in crescita e poco sostenibile per una consistente fetta della popolazione, soprattutto nella fascia dei giovani professionisti.

Come già accaduto in altre operazioni simili, infatti, uno dei driver su cui si è basato lo sviluppo è la volontà della pubblica amministrazione locale di voler proseguire un progetto di riqualificazione e generazione di nuove centralità al di là del centro città.